Come spiegano il laboratorio sul cambiamento climatico che porta al riscaldamento globale (8vo), un articolo ad hoc di Cassella (2017b) e un libro sull'argomento (Cassella, 2018l), il gruppo IPCC (Gruppo Inter-governativo sul Cambiamento Climatico) non ha ancora considerato i pericoli estremi connessi alla nostra disposizione a lasciare che la temperatura media dell'atmosfera bassa si elevi in più di due gradi Celsius.
Se il permafrost e gli oceani si scaldassero adesso (in una Terra che potrebbe diventare la serra più potente in 250 milioni di anni), i clatrati di metano che riposano addormentati nei sedimenti dell'elevazione continentale potrebbero fuggire dalla loro gabbia di cristallo, viaggiare nell'atmosfera e causare indirettamente una elevazione di diossido di carbonio più in là di 1300 ppm (parti per milione). Non bisogna dimenticare che, come gas-serra, il metano ha un effetto circa 25 volte più potente del diossido di carbonio.
Sotto queste condizioni, potrebbe andare perduto in alcuni corpi d'acqua l'equilibrio (Chemoclino) tra batteri che si alimentano di zolfo e batteri che si alimentano di ossigeno. In questo caso, una valanga ambientale causerebbe l'emissione di idrogeno solforato, che già può essere osservata in filtrazioni vicine alla costa dell'Angola e della Namibia. Il nostro obiettivo di vivere una vita sempre più lunga e confortevole distruggerebbe molto di più che le foreste della Terra e le specie non umane: Lo squilibrio attuale potrebbe mandare al diavolo il futuro, le speranze ed il sorriso dei figli dei nostri figli.
Oggi, la lunghezza dell'arco di vita (73 anni nel 2020) si accoppia all'aumento della popolazione globale (da 1 miliardo nel 1750 a 7,8 miliardi alla fine del 2020); ed una vita confortevole è potenziata con l'aumento del consumo di energia pro-capite (da 1,8 barili di petrolio equivalente all'anno prima della rivoluzione industriale a 13,5 barili alla fine del 2019).
Siamo in troppi e consumiamo troppo; il che è la causa del riscaldamento globale e della distruzione di qualsiasi possibilità di Progresso sociale; e di aumentare all'infinito la sofferenza dei nostri nipoti.
La valanga climatica che già si staglia all'orizzonte potrebbe non assomigliare al massimo di temperatura raggiunto nell'Eocene superiore (+8 gradi Celsius nell'atmosfera a livello del mare) 56 milioni di anni fa; che fece sorgere cavalli e cavalieri. La valanga climatica del secolo XXI (21) potrebbe assomigliare invece a quella di fine del Permiano (e principio del Triassico) di 252 milioni di anni fa dove la temperatura dell'atmosfera bassa aumentò di 14 gradi Celsius. In quel momento, la degradazione dello scudo di ozono causata da emanazioni di idrogeno solforato, accompagnato dal suo caratteristico odore a uova marce, distrusse quasi tutte le specie della Terra.
Il consiglio di alcuni scienziati di sfruttare il carbonio accumulato sotto i ghiacciai della Groenlandia potrebbe essere letale. In cambio, il consiglio del nostro Testo Sacro preferito condurrà i suoi lettori al loro Terzo Punto.
Ogni Testo Sacro indica le radici dell'integrazione della coerenza danneggiata nell'autismo con la decoerenza malmessa nella schizofrenia:
Da sola, la scienza non potrà allontanare i pericoli che assilleranno i nostri discendenti. Solo integrando il nostro muscolo scientifico con i sogni e con i valori sociali dei nostri antenati preistorici potremo trasformare qualsiasi pericolo in opportunità di crescita.
(Chiunque prema il bottone annesso a questa sezione sarà condotto al libro del Cassella sul riscaldamento globale).
La prossima sezione dà il primo passo per capire la danza dei numeri complessi che anima tanto la struttura del cosmo quanto la struttura del cervello umano.
Nella prima metà del secolo XVII (17), il matematico, filosofo e scienziato René Descartes (Renatus Cartesius in latino) scoprì il Piano cartesiano e la geometria analitica.
Circa quattro secoli fa, Descartes potrebbe aver pensato che la sua ubicazione a Roma fosse il centro di un Piano cartesiano e di un circolo di raggio 1; e che il Colosseo si incontrasse sulla circonferenza di quel circolo e al nord-est. Per visitare il Colosseo, lui potrebbe aver seguito il suo genio per camminare verso l'est (seguendo una ascissa lungo l'asse delle "x", o dei coseni dell'angolo theta); e poi verso il nord (seguendo un'ordinata parallela all'asse delle "y", o dei seni di theta) per raggiungere quel monumento. Se avesse avuto ali, Descartes potrebbe anche aver volato al Colosseo, seguendo un raggio unitario specifico del circolo corrispondente.
Come lo mostra la Figura A, possiamo supporre che quel matematico sapeva che l'equazione di un circolo unitario centrato nella sua ubicazione è x^2+ y^2 = 1.
Oltretutto, supponiamo che Descartes fosse stanco e non avesse ali; ma avesse il potere magico di indurre il Colosseo ad andare da lui. In quel caso, il valore del raggio del circolo coinvolto sarebbe passato da 1 a zero, producendo l'equazione X^2+ Y^2 = 0. Le soluzioni dell'ultima equazione sono "X" e "-X" moltiplicate rispettivamente per la radice quadrata di "-1".
Descartes scrisse che la radice quadrata di "-1" non è un numero reale. Per quello la comparó ad un numero immaginario, che oggi si denota come "1i" o solo "i", l'unità immaginaria. Per un secolo nessun matematico capí che l'unità immaginaria poteva relazionare tra loro due numeri eccezionali del Piano Cartesiano: il numero di Eulero e il numero Pi greco.
La relazione tra il numero di Eulero ed il Pi greco è data nella prossima sezione.
Prima della fine del secolo XVIII (18), circa 150 años dopo la morte di Descartes, il matematico e cartografo danese-norvegese Caspar Wessel si rese conto che se avesse sostituito l'asse verticale del Piano cartesiano con un asse fatto di multipli positivi e negativi dell'unità immaginaria, avrebbe potuto rappresentare come punti numeri che avevano un'ascissa reale (parallela all'asse "a" e "-a") e un'ordinata immaginaria (parallela all'asse "ib" e "-ib"), il che introduce il Piano complesso e i numeri complessi, dati dalla formula z = a + ib. I numeri reali (nell'asse "a" e "-a"), quindi, sono un caso particolare dei numeri complessi (z); come la prima attenzione è una faccia della Terza Attenzione.
Nel secolo XIX (19), Jean Robert Argand e Carl Friedrich Gauss rinforzarono l'importanza dei numeri complessi. Comunque, già nel 1748 il matematico svizzero Leonhard Euler, o Eulero, aveva notato che le ascisse del piano complesso sono coseni reali dell'angolo theta del circolo unitario e che le ordinate sono equivalenti a seni immaginari di quell'angolo (Figura B).
Questo aveva permesso a Eulero di stabilire la Formula di Eulero (in alto e a sinistra nella Figura B), nella quale le coordinate polari di qualsiasi numero complesso z = cos[theta] + isen[theta] sono uguali al numero di Eulero (e) ^ alla i (unità immaginaria) per theta in radianti.
Però il percorso di Eulero (1748) fu molto più complesso, dal momento che inizialmente non sapeva che il significato di e^i[theta] é obbligare un numero complesso a percorrere il circolo unitario corrispondente all'angolo due volte Pi greco.
In altre parole, nel Piano cartesiano, il numero di Eulero è una metafora di una espansione senza fine (Figura A); ma nel Piano complesso il numero di Eulero è equivalente a un calcio laterale che ci fa girare 90 gradi per fare parte della metafora di un ritorno circolare. Come nella canzone messicana "y volver, volver, volver" ("e ritornare, ritornare, ritornare"), Quetzalcoatl deve pur ritornare con l'angolo due volte Pi greco, o un circolo in radianti.
Anche se Eulero non lo fece mai, qualche altro matematico vicino a lui avrà immaginato che se al posto dell'angolo theta in radianti venisse messo il Pi greco, la formula di Eulero diventava un'identità, conosciuta oggi come Identità di Eulero, nella quale il numero di Eulero ^ i x Pi greco, diventa zero quando è sommato all'unità (angolo superiore sinistro nella Figura B).
Cassella (2018a) ha cercato di travolgere l'adorazione comune per l'Identità di Eulero che, secondo lui, equivale a un patto con il diavolo.
Il Cassella ha considerato sulle prime che . . .
In secondo luogo, l'Identità di Eulero rifletterebbe la coerenza quantica che va verso la schizofrenia in due quadranti (A e B azzurri); e in terzo luogo, se uno volesse tornare alla sanità mentale dello spaziotempo condiviso, dovrebbe considerare un angolo equivalente al doppio del Pi greco. Tale angolo, denominato Tau nella letteratura, ci permette di ritornare al punto di partenza dopo aver percorso 4 quadranti (A, B, C, e D azzurri) in senso anti-orario.
Dopo aver sostituito il Pi greco per Tau nella formula di Eulero, Cassella arrivò ad un'altra identità, che chiamò "Tau" dal momento che non incontrò il suo nome nella letteratura.
L'identità Tau (angolo inferiore destro) può essere abbinata al ritorno di Quetzalcoatl, dal momento che contiene tanto il viaggio di andata di Quetzalcoatl dalla Terra a Venere (la coerenza quantica e l'Identità di Eulero, che vanno dall'autismo alla pazzia, o da +1 a -1, con i quadranti A e B azzurri) quanto il viaggio di ritorno (la decoerenza quantica) di quel semidio, con il semicircolo inferiore della Figura B (con i quadranti C e D azzurri).
In tutti i modi, non dovremmo dimenticare che, come succede nell'Identità di Eulero, l'Identità Tau comincia nel numero + 1 dell'asse dei numeri reali. E neppure dovremmo dimenticare che, avendo a mano un compasso, potremmo affondare il suo ago nel centro del Piano complesso e tracciare il circolo corrispondente all'angolo Tau,
L'Identità Tau si distingue dall'Identità di Eulero perché nella prima (Tau) il numero di Eulero ("e") è elevato a una potenza con esponente i per tau, prima di sottrarre da quel termine il numero 1 ed uguagliare il tutto a zero.
Quando si cambia l'angolo Tau per due volte il valore del Pi greco in radianti (6, 283 . . .), l'Identità Tau risultante (angolo inferiore destro della Figura B) contiene la pluralità (il numero 2), oltre a includere l'unità (1), lo zero, il numero di Eulero, ed il Pi greco. Quindi sembra lecito pensare che . . .
Cassella percepì anche che l'Identità di Eulero è una metafora matematica-geometrica del viaggio di andata di Maometto alla Moschea-più-lontana e del sogno di Giacobbe a Bethel; e che l'Identità Tau rappresenta anche il ritorno di Maometto alla Pietra Nera della Mecca e la lotta di Israele con l'angelo Gabriele a Penuel.
Nel caso dell'Identità Tau, tanto la coerenza quanto la decoerenza, o due volte l'angolo Pi greco, possono essere eguagliate alla grazia della Vergine di Guadalupe, alla gentilezza dell'Arcangelo Gabriele, al coraggio di Michele e alla bellezza di Venere, quando sono viste nell'insieme della computazione quantica che va dal principio della coerenza a un instante prima della fine della decoerenza.
Così, Richard Feynman, il padre della QED (l'elettro-dinamica quantica che studia la relazione tra la luce e la materia) disse che la Formula di Eulero rappresenta la fórmula più notevole della matematica, gettando le basi della presunta bellezza attribuita all'Identità di Eulero.
La Figura B suggerisce che l'Identità Tau batte l'Identità di Eulero nel fatto che non scende mai a fare un patto con il diavolo, ma lo pesta a fondo, come fa la Vergine di Guadalupe, dal principio del tempo reale, che amalgama la luce, la materia e l'anti-materia dal momento in cui accadde il Big Bang nello spaziotempo, a seguito dei principi assurdi dell'iperspazio.
La considerazione che la mente umana e la rivelazione nascosta in qualsiasi Testo Sacro si basano sulla stessa Gerarchia Distribuita (l'unione dell'iperspazio con lo spaziotempo) portò Cassella (2019b) a applicare l'Identità Tau per esplorare il mistero dell'evoluzione dell'universo e dell'anti-universo--l'obiettivo della prossima sezione.
Il paio destro di cimbali della Figura C riflette l'espansione e la contrazione del nostro universo verso l'est; mentre il paio sinistro di cimbali riflette l'espansione e la contrazione dell'anti-universo verso l'ovest. Dal momento che sono passati 13,8 miliardi di anni dal Big Bang condiviso dalla materia e dall'anti-materia, Cassella (2019b) ha proposto che in 3,8 miliardi di anni comincerà una contrazione accelerata nel nostro universo e nell'anti-universo.
Le 4 divisioni di 8,8 miliardi di anni a destra e a sinistra riflettono i 4 quadranti (A, B, C, D azzurri e arancioni) del piano complesso che sottostà alla realizzazione circolare dell'Identità Tau nelle sue due possibilità:
Dopo 180 gradi, l'universo si sposta al posto dell'anti-universo e viceversa, come lo mostra la Figura C. I due universi sono disposti come punti contrari di uno stesso circolo, formato dalla loro rotazione antioraria.
I cambiamenti dall'espansione costante all'espansione accelerata nei due universi, 8,8 miliardi di anni dopo il Big Bang--e sopratutto, dall'espansione alla contrazione a mezzo cammino-- sembrano rivoluzionari. Però, nelle due Identità Tau coinvolte il cambiamento circolare c'è, ma non si fa notare. All'infuori dell'Identità Tau non c'è forma di provare la bontà delle ipotesi riportate qui ed emesse da Cassella (2019b).
La contrazione accelerata durerebbe, dunque, 8,8 miliardi di anni, fino all'inizio di una contrazione costante, della durata di 8,8 miliardi di anni, che terminerebbe in due Grandi Implosioni (Big Crunch), due Buchi Bianchi (White Hole) ed un nuovo Big Bang condiviso.
Come succede nell'identità Tau mostrata nella Figura B, i pellegrini del Hajj islamico girano 7 volte intorno alla Pietra Nera della Mecca. In forma similare, gli anti-pellegrini della anti-Mecca girano 7 volte in senso orario intorno alla anti-Pietra della loro anti-Mecca. I pellegrini del Hajj non si rendono conto che quando girano intorno alla Pietra Nera stanno rifacendo metaforicamente il viaggio di Maometto alla Moschea-Più-Lontana prima di ritornare alla Mecca; però sentono che qualcosa si alza nel loro spirito alla fine di ogni giro, nel completamento dell'Identità Tau.
La Figura C suggerisce che ogni giro in senso anti-orario del nostro universo prenderebbe 35,2 miliardi di anni; e lo stesso tempo corrisponderebbe a un giro in senso anti-orario dell'anti-universo, fino a raggiungere un rinascimento comune in un nuovo Big Bang condiviso.
Supporre l'esistenza di un anti-universo fatto di anti-materia, e sottoposto alla forza dell'anti-gravità, potrebbe risolvere ipoteticamente il problema della "Catastrofe del Vuoto" che raffronta i cosmologi rivestiti dalla relatività generale di Einstein, i quali misurano una densità del vuoto vicinissima a zero, con i cosmologi centrati nella fisica quantica, che calcolano la stessa densità in un valore immensamente superiore di 100 e rotti ordini di grandezza.
Infatti, Cassella (2019b) ipotizza che la densità dell'anti-universo è uguale alla somma del valore misurato dai fisici sulla scia di Einstein con il valore calcolato per mezzo della fisica quantica. Cassella ha aggiunto che i due universi della Figura C sono uniti dalla velocità infinita della 2da. attenzione associata all'Energia Nera; e che la materia e la anti-materia nere rispondono alla 3za. Attenzione nel loro sostegno rispettivo della gravità e dell'antigravità. L'euristica logos porta a proporre che l'Energia Nera terminerà la sua trasformazione in Materia e Antimateria Nere prima che i due Big Crunch si fondino nel Big Bang finale. Quindi l'Energia Nera e la Materia Nera sono conseguenze illusorie dell'Identità Tau nascosta dietro la Pietra Nera della Mecca, il Sacro Graal nell'agiografia cristiana medievale e la risurrezione di Xbalanque e Hunahpu nel Popol Vuh.
Da un punto di vista scientifico, l'euristica logos del Cassella suggerisce che il Campo Complesso mostrato nella Figura C potrebbe corrispondere al Campo di Higgs, se lo vedessimo come un campo uni-plurale, capace di alimentare tanto la velocità infinita dell'Ubiquità quanto la sua trasformazione nel nulla della Coincidenza; e la trasformazione di quest'ultima nei principi dello spaziotempo.
Il fatto che un elettrone di materia e un positrone di antimateria si nascondino dietro un fotone di luce--e vengano alla luce vicino a un nucleo atomico--sembra allinearsi con le ipotesi offerte nella Figura C e con la velocità infinita del entanglement quantico.
Infatti, prima del rinvenimento matematico del positrone da parte di Paul Dirac nel 1928,
l'entanglement quantico e la loro relazione con i numeri complessi sono contenuti indirettamente in un articolo di Woldemar Voigt del 1887. L'articolo racchiude l'inverso del fattore di Lorentz, oggi alfa, o la radice quadrata di 1 meno v^2/c^2 (dove "c" é la velocità della luce; e "v" é qualsiasi velocità). Certamente, per v = c, il nulla nel denominatore porta alfa all'infinito; e per v > c, alfa si trasforma in un numero complesso.
Poi è bene osservare nella Figura C che il Big Bang al centro del Piano Complesso contiene lo zero aritmetico, lo zero immaginario e lo zero trascendente. Questo si deve al fatto che, nel connubio tra la coerenza e la decoerenza quantiche, l'anti-universo e l'universo cominciano da lì e finiscono lì.
Alla stessa maniera, la mente umana e la storia dell'universo dipendono dalla nostra capacità di aprire la porta dell'Ubiquità /Decoerenza prima d i morire, come lo stabilì Antonio Rosmini due secoli fa, quando approfondì il significato delle 5 ferite di Cristo.
La Figura E mostra un ladrone buono, chiamato "Disma", che rimase crocifisso alla destra di Cristo, e un ladrone cattivo, chiamato "Gestas", che fu crocifisso alla sinistra del Maestro. Luca (23-43) non fa nomi; ma mostra indirettamente che Gestas rimase impenitente, mentre Disma si pentì dei suoi crimini. L'opposizione tra materia e anti-materia penetra il cosmos fuori e dentro la mente umana.
La Figura E mostra un'interpretazione quantica e mistica del racconto evangelico di Luca:
Il confronto tra quello che per noi é buono e il suo opposto porta due eserciti a sfidarsi mutuamente (la 1ma. attenzione) nel Testo Sacro Baghavad Gita, di fronte all'indeciso Arjuna (la 2da. attenzione dotata dell'arco Gandiva [la computazione quantica]), con parenti ed amici in ambedue i bandi, e al suo maestro: Krishna o la 3za. Attenzione.
Solo un vero confronto può portare ad una vera risurrezione (per esempio, in una democrazia).
Sotto questo punto di vista, la crocifissione e le 5 piaghe di Cristo illustrano l'unione dei principi della computazione quantica con i principi della computazione classica nel ritorno dell'essere umano disposto a utilizzare il potere della computazione quantica per aiutare altri.
Per esempio, Israele tornò a Canaan dopo venti anni perché credeva che suo fratello Esaú avrebbe afferrato le radici divine dello spirito sociale. Prudentemente, un Israele senza arroganza lasciò donne e bambini nella retroguardia. Israele rimase solo con la Volontà di dedicare gli anni di vita che gli rimanevano a crescere con altri, invece di limitarsi ad ingannarli. Ed Esaú capì!
Tra vari esempi, la Figura E sopra esalta tre metafore della comprensione cognitiva e sociale associata all'arrivo del Terzo Punto, che rimarrà fuori portata dei dittatori insensibili al pentimento:
L'Identità Tau potrebbe sostenere una Visione del significato metaforico delle 5 piaghe di Cristo, implicato negli scritti del Beato Antonio Rosmini.
Cassella si allinea al pensiero di Rosmini che la trave orizzontale, le ferite nelle mani di Cristo e la computazione classica possono allearsi con la colonna verticale della computazione quantica e le ferite nei piedi di Cristo, come lo fa la natura. La quinta ferita di Cristo, inflitta dalla lancia di un soldado romano (Figura D), provò una volta l'arrivo certo della morte.
Tuttavia, la stessa ferita prova la possibilità della Risurrezione nelle persone consapevoli della Visione della Terza Attenzione. Prova anche la Volontà del Terzo Punto e del fatto che la paura della morte non impedí a Israele di tornare a Canaan; a Mosè, di lasciare indietro la schiavitù; e a Ester, di cercare e di trovare la giustizia.
Alla stessa maniera, Quetzalcoatl tornerà sulla Terra; Gesù, a parole gentili; Maometto, nel cuore di ogni Hajji; Laozi, alla Grande Muraglia; il Tathagata, agli abbandonati; e Brahma, a Shiva e Vishnu.
La prossima pagina dà più dettagli dell'autismo e della schizofrenia ai lettori e lettrici che volessero approfondire le loro conoscenze sulla prima attenzione.
I riferimenti offerti nella pagina sopra sono dati a continuazione. Fanno eccezione I riferimenti agli scritti di Antonio Cassella, esposti nella sua biografia.
Andrew, G. (1999). The epic of Gilgamesh. London: Penguin Books.
Castaneda, C. (1968). The teachings of Don Juan: A Yaqui way of knowledge. New York: Simon and Schuster.
Castaneda, C. (1972). Journey to Ixtlán: The lessons of Don Juan. New York: Simon and Schuster.
Castaneda, C. (1987). The power of silence: Further lessons from Don Juan. New York: Simon and Schuster.
Castaneda, C. (1991). The Eagle’s gift. New York: Simon and Schuster.
Euler, L. (1748). Introductio in analysin infinitorum. Bosquet: Lausanne. Feynman, R. P. (1985). The strange theory of light and matter. Princeton, N.J.: Princeton University Press.
Gaukroger, S. (1995). Descartes: An intellectual biography. Oxford: Clarendon Press.
IPCC-WG1. (2007) Intergovernmental Panel on Climate Change. Fourth Assessment Report. Summary for Policymakers: A Report of Working Group I. IPCC-WMO.IPCC. (2014). Intergovernmental Panel on Climate Change. Fifth Assessment Report. Summary for Policymakers: A Report of Working Group I. IPCC-WMO,
Vasari, G. (1550). (1986). Le vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a’ tempi nostri. Torino: Einaudi.
Ward, P. D. (October, 2006). “Impact from the Deep.” Scientific American, 295, 64-71.
Voigt, W. (1887). Ueber das Doppler'sche. Princip. Nachr. Ges. Wiss. Gottingen 8, 41-51.
Copyright © 2019-2021 Research Autism LLC - All the rights are kept. Reviewed on March 31, 2022
Gestito da GoDaddy