Il sesto rapporto (2021) del gruppo IPCC (Gruppo Inter-governativo sul Cambiamento Climatico) informa che la temperatura media dell'atmosfera bassa è andata su di 1,5 ° C (gradi Celsius) (dal 1991). L'IPCC 2021 non dettaglia sufficientemente i pericoli (per esempio, cambiamenti nei monsoni dell'India e Bangladesh) di lasciare che questa temperatura si elevi 2-3 gradi Celsius dal suo valore normale. In particolare, l'IPCC ha ridotto di molto il pericolo dello scioglimento del permafrost e del rilascio di metano dal fondo del mare.
Il Cassella non concorda con tali affermazioni, anche se parecchi film hanno fatto leva sul pericolo dei cristalli marini di metano. Oltre ad avvalorare l'integrità del permafrost, il Cassella da importanza al sovrapporsi di punti di non-ritorno (e.g., una riduzione accelerata delle specie non umane e delle foreste Amazzoniche, a destra nella Figura della sezione A), che potrebbero cambiare il clima terrestre rapidamente, sotto un concetto di "valanga" (a sinistra nella Figura A), la quale include esplosioni atomiche.
Gli avvertimenti dei migliori scienziati del mondo che la civiltà umana dovrà affrontare una valanga climatica prima della fine del secolo XXI (21) vengono susseguendosi dal 1991. Il Cassella ha scelto l'articolo di Mc Kay et al. (ottobre del 2022) per illustrare il punto. Comunque, lo scioglimento della cappa di ghiaccio dell'Oceano Artico, della Groenlandia, e dell'Ovest dell'Antartide corrisponderebbe di sicuro ad un aumento di 3 ° C della temperatura dell'atmosfera bassa (una condizione che si presentò realmente 125.000 anni fa). E in quel caso, il livello del mare potrebbe andare su di 10 metri.
Anche la sesta estinzione antropogenica di specie non umane, in corso da più di due decadi, (a destra nella Figura A sopra) ci consiglia di disfare la crescita economica e della popolazione mondiale di 10 volte degli ultimi duecento anni. Ma non sappiamo come farlo.
C'è di più: se il permafrost e gli oceani si scaldassero in una Terra che, nel parere del Cassella, è diventata adesso una serra potente, il diossido di carbonio e metano addormentati nel permafrost e i clatrati di metano che riposano nei sedimenti oceanici dell'elevazione continentale potrebbero diventare la goccia che fa traboccare il vaso, fuggendo dalla loro gabbia di cristallo, viaggiando nell'atmosfera, e causando indirettamente un'elevazione di diossido di carbonio più in là di 1300 ppm (parti per milione).
Non bisogna dimenticare che, come gas-serra, il metano ha un effetto molto più potente del diossido di carbonio in un periodo di venti anni. E poi ci sono le fughe dai metanodotti e dai depositi di metano nel sottosuolo.
Sotto queste condizioni, potrebbe andare perduto in alcuni corpi d'acqua marini l'equilibrio (Chemoclino) tra batteri che si alimentano di zolfo e batteri che si alimentano di ossigeno. In questo caso, ci potrebbe essere un'emissione importante di idrogeno solforato, che già può essere osservata in filtrazioni minori vicine alla costa dell'Angola e della Namibia.
Il nostro obiettivo di moltiplicarci e di vivere una vita sempre più lunga e confortevole distruggerebbe molto di più che le foreste della Terra e le specie non umane: lo squilibrio sociale e ambientale alle nostre porte potrebbe mandare al diavolo il futuro, le speranze, ed il sorriso dei figli dei nostri figli.
Non si può scartare nel secolo XXI una ripetizione antropogenica del PETM (Paleocene-Eocene Thermal Maximum) di 56 milioni di anni fa (mya), e neppure del PTHT (Permian-Triassic Hyper-Thermal) di 252 mya.
I nostri antenati (Neanderthal e Homo sapiens) si svilupparono in una Terra fredda. Incontrare la Terra senza ghiacciai ed alto contenuto (3500 ppm) di diossido di carbonio che precedette il raffreddamento globale causato dall'Azolla potrebbe essere molto pericoloso per noi.
Forse la super-pianta "azolla", che assorbì gas serra dall'atmosfera terrestre nell'Eocene e nei delta fluviali di un Oceano Artico isolato, potrebbe scendere la concentrazione atmosferica di ossidi di azoto, metano, e diossido di carbonio! Ma se la riproduzione dell'azolla scappasse al nostro controllo, la diminuzione di gas serra potrebbe farci più danno che il suo aumento.
È pericoloso passare in poco tempo da una Terra fredda a una Terra molto calda; e poi a una Terra molto fredda, il risultato di trasformare punti importanti di non-ritorno ("tipping points" in inglese) in pezzi di domino incatenati in una caduta inarrestabile (la "valanga" del Cassella).
Come lo ha affermato il Cassella (2022b), invece di distruggersi mutuamente, forse la Russia e l'Ucraina dovrebbero allearsi cogli USA, l'UE, la Cina ed altri Stati per salvare l'umanità pericolante.
Oggi, la lunghezza media dell'arco di vita di un essere umano (73 anni nel 2020) si accoppia all'aumento della popolazione globale (da 1 miliardo nel 1825 a quasi 8 miliardi alla fine di ottobre del 2022); e ad una vita confortevole, potenziata con l'aumento del consumo di energia pro-capite (da 1,8 barili di petrolio equivalente all'anno fino al 1825 a 13,5 barili alla fine del 2021).
Siamo in troppi e consumiamo troppo. Anche se un virus altamente contagioso e letale (e.g., Covid 19) potrebbe cambiare queste condizioni, il terrorismo unito all'uso di armi di distruzione di massa (WMDs) e un riscaldamento globale superiore a 3 ° C basteranno a distruggere le nostre possibilità di progresso e ad aumentare le sofferenze dei nostri figli e nipoti.
Ci sarà chi non crede alla possibilità di una valanga climatica o sociale con conseguenze catastrofiche nel secolo XXI. Ma la Figura B sopra mostra due cose importanti:
Il diossido di carbonio nell'atmosfera terrestre, per esempio, è andato su da una media di 240 ppm (parti per milione) in 800 mila anni a 420 ppm nel 2022. E così è successo pure agli altri due gas serra. Ovviamente, la temperatura dell'atmosfera bassa ed il livello del mare aumenteranno. Non è possibile bruciare senza conseguenze in un attimo geologico il carbone, il petrolio, ed il gas che si sono accumulati nella crosta terrestre durante milioni di anni.
La valanga climatica che già si staglia all'orizzonte potrebbe non assomigliare al massimo di temperatura raggiunto nell'Eocene superiore (+8 gradi Celsius nell'atmosfera a livello del mare) 56 milioni di anni fa; che fece sorgere i cavalli. La valanga climatica del secolo XXI (21) potrebbe assomigliare invece a quella di fine del Permiano (e principio del Triassico) di 252 mya, dove la temperatura dell'atmosfera bassa aumentò di 14 gradi Celsius. In quel momento, la degradazione dello scudo di ozono causata da emanazioni di idrogeno solforato dal mare, accompagnato dal suo caratteristico odore a uova marce, distrusse quasi tutte le specie della Terra (Ward, 2006; Benton, 2018). Quindi, rideremo (a causa del gas esilarante) mentre i nostri nipotini moriranno avvelenati?
Se il riscaldamento climatico di 252 mya del Permiano-Triassico fu iniziato dal carbonio locale bruciato dal magma delle Trappole Siberiane, non ci saranno conseguenze peggiori dal carbonio bruciato con lo sfruttamento umano del gas, petrolio e carbone a livello globale? L'ipotesi di un mondo senza cavalieri dovrebbe scartarsi solo dopo un analisi profondo del caso.
Se la super-pianta "Azolla" si riprodusse nell'Eocene e si trasformò poi in idrocarburi, potrebbero esserci depositi ingenti di questi sotto il ghiaccio artico. Ma sfruttare il carbonio accumulato sotto il ghiaccio del Polo Nord o della Groenlandia potrebbe essere letale. Forse tornare alla Terra-serra dell'Eocene potrebbe avvantaggiare nuove specie, ma i cavalieri e le specie rimanenti della Terra fredda potrebbero non trovarsi bene.
In cambio, il consiglio di qualsiasi Testo Sacro condurrà i suoi lettori al Terzo Punto, nella carità e fratellanza dove tutti vincono.
Qualsiasi Testo Sacro riflette l'integrazione della coerenza danneggiata nell'autismo con la decoerenza malmessa nella schizofrenia:
Da sola, la scienza non potrà allontanare i pericoli che assilleranno i nostri discendenti. Solo integrando il nostro muscolo scientifico con i sogni e con i valori sociali (che abbiamo dimenticato) dei nostri antenati preistorici potremo trasformare qualsiasi pericolo in un'opportunità di crescita. Il Cassella continua mostrando l'evoluzione della sua "euristica logos" come una Visione che, se si unisse al pentimento di leader importanti, porterebbe molte persone a compromettere la loro esistenza per vincere con i loro nemici.
Ritrovare il murale "Lotta per lo Stendardo", la parte centrale della "Battaglia di Anghiari" di Leonardo da Vinci, nella Sala dei 500 del Palazzo Vecchio di Firenze potrebbe rivelarsi molto importante al caso. L'euristica logos del Cassella, basata sul rendimento degli aitistici in prove neuro-cognitive, si accorda coi numeri complessi. L'euristica logos indica che il centro della "Lotta per lo Stendardo" si trova in quella Sala a 7,035 metri sotto il centro della "Battaglia di Marciano" di Giorgio Vasari.
(Chiunque prema il bottone annesso alla sezione anteriore sarà condotto al libro del Cassella (da revisionarsi) sul riscaldamento globale e la "Lotta per lo Stendardo").
La prossima sezione fa capire la danza dei numeri complessi (z), che animano tanto la struttura del cosmo quanto quella del cervello umano e di qualsiasi sistema naturale (Cassella, 2018a; 2019b; 2022a; e 2022b)
Nella prima metà del secolo XVII (17), il matematico, filosofo e scienziato René Descartes (Renatus Cartesius in latino) scoprì il Piano cartesiano e la geometria analitica (Gaukroger, 1995).
Circa quattro secoli fa, Descartes potrebbe aver pensato che la sua ubicazione temporale in un albergo di Roma fosse il centro di un Piano cartesiano e di un circolo di raggio 1; in più, che il Colosseo si incontrasse sulla circonferenza di quel circolo, al nord-est.
Per visitare il Colosseo, lui potrebbe aver seguito il suo genio camminando verso l'est (seguendo una ascissa lungo l'asse delle "x", o dei coseni dell'angolo theta); e poi verso il nord (seguendo un'ordinata parallela all'asse delle "y", o dei seni di theta). Se avesse avuto ali, Descartes potrebbe anche aver volato al Colosseo, seguendo un raggio unitario specifico del circolo unitario al centro del Piano Cartesiano.
Come lo mostra la Figura C, possiamo supporre che quel matematico sapeva che l'equazione di un circolo unitario al centro del Piano Cartesiano è x^2+ y^2 = 1.
Supponiamo anche che Descartes fosse stanco e non avesse ali; ma avesse il potere magico di indurre il Colosseo ad andare al suo albergo. In quel caso, il valore del raggio del circolo coinvolto sarebbe passato da 1 a zero, producendo l'equazione X^2+ Y^2 = 0. Come lo mostra la Figura sopra della sezione C, le soluzioni dell'ultima equazione sono "X" e "-X" moltiplicate rispettivamente per la radice quadrata di "-1".
Descartes scrisse che la radice quadrata di "-1" non è un numero reale. Per quello, la comparó ad un numero immaginario, che oggi si denota come "1i" o solo "i", l'unità immaginaria. Per un secolo nessun matematico capí che l'unità immaginaria poteva relazionare tra loro due numeri eccezionali del Piano Cartesiano: il numero di Eulero e il numero Pi greco.
La relazione tra il numero di Eulero ed il Pi greco è data nella prossima sezione.
Prima della fine del secolo XVIII (18), circa 150 anni dopo la morte di Descartes, il matematico e cartografo danese-norvegese Caspar Wessel si rese conto che se avesse sostituito l'asse verticale del Piano cartesiano con un asse fatto di multipli positivi e negativi dell'unità immaginaria, avrebbe potuto rappresentare, come punti, numeri che avevano un'ascissa reale (parallela all'asse "+a" e "-a") e un'ordinata immaginaria (parallela all'asse "ib" e "-ib").
L'idea di Wessel introduce il piano complesso e i numeri complessi, dati dalla formula z = a + ib (a destra, nelle Figura alla sezione D). I numeri reali (nell'asse "a" e "-a"), quindi, sono un caso particolare dei numeri complessi (z); come la prima attenzione è una faccia della Terza Attenzione.
Nel secolo XIX (19), Jean Robert Argand e Carl Friedrich Gauss rinforzarono l'importanza dei numeri complessi. Comunque, già nel 1748 il matematico svizzero Leonhard Euler, o Eulero, aveva notato che le ascisse del piano complesso sono coseni reali dell'angolo theta del circolo unitario e che le ordinate sono equivalenti a seni immaginari di quell'angolo (Figura in D).
Questo aveva permesso a Eulero di stabilire la Formula di Eulero (in alto e a sinistra nella Figura alla Sezione D), nella quale le coordinate polari di qualsiasi numero complesso z = cos[theta] + isen[theta] sono uguali al numero di Eulero (e) ^ alla "i" (unità immaginaria) per theta in radianti, quando r = 1. Oltre a questo, Eulero capì altre due cose:
Però il percorso di Eulero (1748) fu molto più complesso, dal momento che inizialmente non sapeva che il significato di e^i[theta] é obbligare un numero complesso a percorrere il circolo unitario corrispondente all'angolo due volte Pi greco.
In altre parole, nel Piano cartesiano, il numero di Eulero indica una espansione senza fine (vedere la Figura della sezione C); ma nel Piano complesso il numero di Eulero è equivalente a un calcio laterale che ci fa girare 90 gradi per fare parte della metafora di un ritorno circolare. Come nella canzone messicana "y volver, volver, volver" ("e ritornare, ritornare, ritornare"), Quetzalcoatl deve pur ritornare con l'angolo due volte Pi greco, o un circolo in radianti.
Anche se Eulero non lo fece mai, qualche altro matematico vicino a lui avrà immaginato che se al posto dell'angolo theta in radianti venisse messo il Pi greco, la formula di Eulero diventava un'identità, conosciuta oggi come Identità di Eulero, nella quale il numero di Eulero ^ i x Pi greco, diventa zero quando è sommato all'unità (angolo superiore destro nella Figura della sezione D).
Cassella (2018a) ha cercato di travolgere l'adorazione comune per l'Identità di Eulero che, secondo lui, equivale a un patto con il diavolo sotto le tentazioni introdotte da una seconda attenzione dove il diavolo e la Vergine di Guadalupe coincidono nella nostra libertà.
Il Cassella ha considerato sulle prime che . . .
In secondo luogo, l'Identità di Eulero rifletterebbe la coerenza quantica che va verso la schizofrenia in due quadranti (A e B azzurri); e in terzo luogo, se uno volesse tornare alla sanità mentale dello spaziotempo condiviso, dovrebbe considerare un angolo equivalente al doppio del Pi greco. Tale angolo, denominato Tau nella letteratura, ci permette di ritornare al punto di partenza dopo aver percorso 4 quadranti (A, B, C, e D azzurri) in senso anti-orario.
Dopo aver sostituito il Pi greco per Tau nella formula di Eulero, Cassella arrivò ad un'altra identità, che chiamò "Tau" dal momento che non incontrò il suo nome nella letteratura.
L'identità Tau (angolo inferiore destro nella Figura a D) può essere abbinata al ritorno di Quetzalcoatl, dal momento che contiene tanto il diavolo (il viaggio di andata di Quetzalcoatl dalla Terra a Venere (o la coerenza quantica e l'Identità di Eulero, che vanno dall'autismo alla pazzia, o da +1 a -1, con i quadranti A e B azzurri) quanto il viaggio di ritorno (la decoerenza quantica) di quel semidio, dove il semicircolo superiore si unisce al semicircolo inferiore della Figura nella sezione D (con i quadranti C e D azzurri). Tale unione rappresenta anche la Vergine di Guadalupe o la compagna di ballo del semidio Quetzalcoatl (ogni essere umano pentito).
Infatti, non dovremmo dimenticare che, come succede nell'Identità di Eulero, l'Identità Tau e la Vergine di Guadalupe cominciano nel numero + 1 dell'asse dei numeri reali. E neppure dovremmo dimenticare che, avendo a mano un compasso, potremmo affondare il suo ago nel centro del Piano complesso e tracciare il circolo corrispondente all'angolo Tau di 360 gradi o 2 volte il pi greco,
L'Identità Tau si distingue dall'Identità di Eulero perché nella prima (Tau) il numero di Eulero ("e") è elevato a una potenza con esponente i per tau, prima di sottrarre da quel termine il numero 1 ed uguagliare il tutto a zero. La ragione del Cassella di sottolineare il ritorno di Quetzalcoatl, ma non il nome della Vergine di Guadalupe è che lei non completa mai il suo viaggio, ma rimane nel labirinto della seconda attenzione per pregare per chi vorrebbe attraversarlo. Sono le sue preghiere a segnalarci l'uscita dal labirinto alla fine del circolo retto dall' l'angolo Tau. Ma lei non esce da lì.
Con l'angolo Tau (due volte il valore del Pi greco in radianti, 6, 283 . . .), l'Identità Tau risultante (angolo inferiore destro della Figura D) contiene la pluralità (il numero 2), oltre a includere l'unità (1), lo zero, il numero di Eulero, ed il Pi greco. Secondo l'euristica logos, . . .
Cassella percepì anche che l'Identità di Eulero è anche una metafora matematica-geometrica del viaggio di andata di Maometto alla Moschea-più-lontana e che l'Identità Tau rappresenta anche il ritorno di Maometto alla Pietra Nera della Mecca, la lotta di Israele con l'Arcangelo Michele a Penuel ed il confronto con l'arcangelo Raffaele , che apre la porta del Progresso quando ritorniamo allo spaziotempo di un nuovo mondo familiare.
Quando è vista nell'insieme della computazione quantica che va dal principio della coerenza aperta da Gabriele, lungo la decoerenza aperta da Michele, a un instante prima della fine della decoerenza (o due volte l'angolo Pi greco), nelle braccia del Raffaele che ci apre la porta di un nuovo spazio-tempo, l' identità Tau cambia la realtà visibile.
Nel caso dell'Identità Tau, tanto il viaggio di andata di CoatlQuetzal quanto il viaggio di ritorno di QuetzalCoatl possono essere eguagliate alla grazia della Vergine di Guadalupe, un compendio della gentilezza dell'Arcangelo Gabriele, del coraggio di Michele, e della compassione di Raffaele.
Richard Feynman, il padre della QED (l'elettro-dinamica quantica che studia la relazione tra la luce e la materia) disse che la Formula di Eulero rappresenta la formula più notevole della matematica, enfatizzando la presunta bellezza attribuita all'Identità di Eulero.
La Figura della sezione D suggerisce che l'Identità Tau batte l'Identità di Eulero nel fatto che non scende mai a fare un patto con il diavolo, ma lo pesta a fondo, come fa la Vergine di Guadalupe anche se il suo potere si rifà agli stessi principi (dell'iperspazio).
Come già detto, la Vergine di Guadalupe può rimpiazzare la grazia di Gabriele, il coraggio di Michele, e la compassione di Raffaele. Lei prega che, prima di morire, noi possiamo arrossire nel renderci conto che siamo solo dei poveri peccatori; che possono fare qualcosa personalmente per Dio se la Divinità ci aiuta a pentirci, come potrebbe farlo con l''universo e l'anti-universo.
Si pentiranno a tempo Volodymyr e Vladimir? O si consegneranno quei due bugiardi al diavolo prima di impazzire?
La considerazione che la mente umana e la rivelazione nascosta in qualsiasi Testo Sacro si basano sull'unione dell'iperspazio con lo spaziotempo nell'Identità Tau portò il Cassella (2019b) ad esplorare il mistero dell'evoluzione dell'universo e dell'anti-universo--l'obiettivo della prossima sezione.
Il paio destro di cimbali della Figura nella sezione E riflette l'espansione e la contrazione del nostro universo verso l'est; mentre il paio sinistro di cimbali riflette l'espansione e la contrazione dell'anti-universo verso l'ovest. Dal momento che sono passati 13,8 miliardi di anni dal Big Bang condiviso dalla materia e dall'anti-materia, Cassella (2019b) ha proposto che in 3,8 miliardi di anni comincerà una contrazione accelerata nel nostro universo e nell'anti-universo.
Le 4 divisioni di 8,8 miliardi di anni a destra e a sinistra riflettono i 4 quadranti (A, B, C, D azzurri e arancioni) del piano complesso che sottostà alla realizzazione circolare dell'Identità Tau nelle sue due possibilità:
L'universo e l'anti-universo si rincorrono a vicenda come un cane che vorrebbe mordersi la coda. Dopo 180 gradi, l'universo si sposta al posto dell'anti-universo e viceversa. I due universi sono disposti come punti contrari di uno stesso circolo, formato dalla loro rotazione antioraria.
I cambiamenti dall'espansione costante all'espansione accelerata nei due universi, 8,8 miliardi di anni dopo il Big Bang--e sopratutto, dall'espansione alla contrazione a mezzo cammino-- sembrano rivoluzionari. Però, nelle due Identità Tau coinvolte il cambiamento circolare c'è, ma non si fa notare.
La contrazione accelerata durerebbe, dunque, 8,8 miliardi di anni, fino all'inizio di una contrazione costante, della durata di 8,8 miliardi di anni, che terminerebbe in due Grandi Implosioni (Big Crunch), due Buchi Bianchi (White Hole) ed un nuovo Big Bang condiviso.
Come succede nell'identità Tau, i pellegrini del Hajj islamico girano 7 volte intorno alla Pietra Nera della Mecca. In forma similare, gli anti-pellegrini della anti-Mecca girano 7 volte in senso anti-orario intorno alla anti-Pietra della loro anti-Mecca. I pellegrini e gli anti-pellegrini del Hajj non si rendono conto che quando girano intorno alla Pietra Nera stanno rifacendo metaforicamente il viaggio di Maometto alla Moschea-Più-Lontana prima di ritornare alla Mecca; però sentono che qualcosa si alza nel loro spirito alla fine di ogni giro, nel completamento dell'Identità Tau.
La Figura E suggerisce che ogni giro in senso anti-orario del nostro universo prenderebbe 35,2 miliardi di anni; e lo stesso tempo corrisponderebbe a un giro in senso anti-orario dell'anti-universo, fino a raggiungere un rinascimento comune in un nuovo Big Bang condiviso.
Supporre l'esistenza di un anti-universo fatto di anti-materia, e sottoposto alla forza dell'anti-gravità, potrebbe risolvere ipoteticamente il problema della "Catastrofe del Vuoto".
In quel problema, i cosmologi rivestiti dalla relatività generale di Einstein misurano una densità del vuoto vicinissima a zero, mentre i cosmologi centrati nella fisica quantica calcolano la stessa densità in un valore immensamente superiore di 100 e rotti ordini di grandezza.
Però, Cassella (2019b) ipotizza che la densità dell'anti-universo è uguale alla somma del valore misurato dai fisici sulla scia di Einstein con il valore calcolato per mezzo della fisica quantica.
Cassella ha aggiunto che i due universi della Figura E sono uniti dalla velocità infinita della 2da. attenzione associata all'Energia Nera; e che la materia e la anti-materia nere rispondono alla 3za. Attenzione nel loro sostegno rispettivo della gravità e dell'antigravità.
L'euristica logos porta a proporre che l'Energia Nera terminerà la sua trasformazione in Materia e Anti-materia Nere prima che i due Big Crunch si fondino nel Big Bang finale.
Quindi l'Energia Nera e la Materia Nera sono conseguenze illusorie dell'Identità Tau nascosta dietro la Pietra Nera della Mecca, del Sacro Graal nell'agiografia cristiana medievale e della risurrezione di Xbalanqué e Hunahpú nel Popol Vuh.
Da un punto di vista scientifico, l'euristica logos del Cassella suggerisce che il Campo Complesso mostrato nella Figura E potrebbe corrispondere al Campo di Higgs, se lo vedessimo come un campo uni-plurale, capace di alimentare tanto la velocità infinita dell'Ubiquità quanto la sua trasformazione nel nulla della Coincidenza; e la trasformazione di quest'ultima nei principi dello spaziotempo.
Il fatto che un elettrone di materia e un positrone di antimateria si nascondino dietro un fotone di luce--e vengano alla luce vicino a un nucleo atomico--sembra allinearsi con le ipotesi offerte nelle Figure in D ed E e con la velocità infinita del entanglement quantico.
Infatti, prima del rinvenimento matematico del positrone da parte di Paul Dirac nel 1928, l'entanglement quantico e la loro relazione con i numeri complessi sono contenuti indirettamente in un articolo di Woldemar Voigt del 1887.
L'articolo di Voigt racchiude l'inverso del fattore di Lorentz, oggi alfa, o la radice quadrata di 1 meno v^2/c^2 (dove "c" é la velocità della luce; e "v" é qualsiasi velocità). Certamente, per v = c, il nulla nel denominatore porta alfa all'infinito; e per v > c, alfa si trasforma in un numero complesso.
Poi è bene osservare nella Figura E che il Big Bang al centro del Piano Complesso contiene lo zero aritmetico, lo zero immaginario e lo zero trascendente. Questo si deve al fatto che, nel connubio tra la coerenza e la decoerenza quantiche, l'anti-universo e l'universo finiscono dove cominciano.
Alla stessa maniera, la mente umana e la storia del cosmo dipendono dalla nostra capacità di aprire la porta del Terzo Punto prima d i morire. Il futuro Santo Antonio Rosmini scrisse sulla bontà di quella rotta circa due secoli fa, quando approfondì il significato delle 5 ferite che Cristo soffrì prima di morire e poi risuscitare.
La Figura a F mostra un ladrone buono, chiamato popolarmente "Disma", che rimase crocifisso alla destra di Cristo, e un ladrone cattivo, chiamato "Gestas", che fu crocifisso alla sinistra del Maestro. Luca (23-43) non fa nomi; ma mostra indirettamente che Gestas rimase impenitente, mentre Disma si pentì dei suoi crimini. L'opposizione tra Dimas e Gestas, materia e anti-materia penetra il cosmos e la mente umana.
La Figura F mostra un'interpretazione quantica e mistica del racconto evangelico di Luca:
Il confronto tra il buono e il suo cattivo porta due eserciti a sfidarsi mutuamente (la 1ma. attenzione) nel Testo Sacro Baghavad Gita, di fronte all'indeciso Arjuna (la 2da. attenzione dotata dell'arco Gandiva [la computazione quantica]), con parenti ed amici in ambedue i bandi, e al suo maestro: Krishna o la 3za. Attenzione.
Solo un vero confronto può portare ad una vera risurrezione (per esempio, in una democrazia).
Sotto questo punto di vista, la crocifissione e le 5 piaghe di Cristo illustrano l'unione dei principi della computazione quantica (il vino) con i principi della computazione classica (il pane).
nel ritorno dell'essere umano disposto a utilizzare il potere della computazione quantica per aiutare altri.
Alla stessa maniera, Israele tornò a Canaan dopo venti anni perché sperava nella possibilità che suo fratello Esaú avrebbe afferrato le radici divine dello spirito sociale. Prudentemente, un Israele senza arroganza lasciò donne e bambini nella retroguardia. Israele rimase solo con la Volontà di dedicare gli anni di vita che gli rimanevano a crescere con altri, invece di limitarsi ad ingannarli. Ed Esaú capì!
La Figura F sopra esalta tre metafore della comprensione cognitiva e sociale associata all'arrivo del Terzo Punto, che rimarrà fuori portata dei leader insensibili al pentimento e al perdono:
L'Identità Tau potrebbe sostenere una Visione del significato metaforico delle 5 piaghe di Cristo, implicato negli scritti del Beato Antonio Rosmini.
Il Cassella si allinea al pensiero di Rosmini che la trave orizzontale, le ferite nelle mani di Cristo e la computazione classica possono allearsi con la colonna verticale della computazione quantica e le ferite nei piedi di Cristo, come lo fa la natura. La quinta ferita di Cristo, inflitta dalla lancia di un soldado romano cieco (il Centurione Longinus) (Figura della sezione F), provò l'arrivo certo della morte.
Tuttavia, la stessa ferita prova la possibilità della Risurrezione nelle persone consapevoli che la paura della morte non impedí a Israele di tornare a Canaan; a Mosè, di lasciare indietro la schiavitù; e a Ester, di cercare e di trovare la giustizia.
Alla stessa maniera, Quetzalcoatl tornerà sulla Terra; Gesù, alle parole dei Vangeli; Maometto, nel cuore di ogni Hajji; Laozi, alla Grande Muraglia; il Tathagata Buddha, agli abbandonati; e Brahma, a Shiva e Vishnu.
L'andata della coerenza quantica è compromessa nell'autismo mentre il ritorno corrispondente alla decoerenza quantica è compromesso nelle schizofrenia. La prossima pagina dà più dettagli delle due condizioni.
I riferimenti offerti nella pagina sopra sono dati a continuazione. Fanno eccezione I riferimenti agli scritti di Antonio Cassella, esposti nella sua biografia.
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